Qualche amico lo è pure venuto a vedere, di certo non se ne sarà fatti altri, parando quel rigore che poteva mettere in un mare di guai gli Allievi Nazionali della Roma, che dopo aver interrotto la serie a punteggio pieno con quattro partite da cinque punti complessivi, avevano assoluto bisogno di tornare a vincere. Il Frosinone, che si è arreso solamente al quarto d’ora della ripresa, non era l’avversario ideale per riuscirci: in casa, su un campo stretto e ricoperto di terra, riescono a difendersi piuttosto bene, tanto che l’anno scorso gli Allievi di Baroni che vinsero cinque delle prime sette partite, dovettero accontentarsi di un solo punto, mentre il Pescara, quest’anno, non ha rimediato neppure quello. Sarebbe potuto toccare anche alla Roma, visto che dopo tre minuti di gioco, quando Bertolacci e Belli hanno provato ad anticiparsi a vicenda su un pallone spiovente, il secondo è caduto a terra e l’arbitro ha indicato il dischetto. Il rigore non c’era, a rimediare all’errore dei direttore di gara, deviando in angolo la conclusione di Comandino, ci ha pensato Ivan Lanni, che nel capoluogo ciociaro ci è nato e ci ha anche giocato, con Frosinone 2000 e Frosinone Calcio, tra i quattro anni nel Veroli ad inizio carriera, ed i due e mezzo in maglia giallorossa.

Lo presero per rafforzare il gruppo dei ’90, che nel 2004, prima di affrontare il campionato Giovanissimi Nazionali, fu integrato con otto giocatori: era quello che veniva da più lontano, fu ospitato nel pensionato di Trigoria, ma la prima stagione la passò in panchina, come riserva di un altro nuovo acquisto, Luca Pagano, arrivato dal San Lorenzo. Domenica hanno giocato tutti e due, ma solo perché Lanni, deviando in angolo un bel tiro da fuori da Colarossi, ha preso una botta al fianco che pochi minuti dopo lo ha costretto a chiedere il cambio. Da un anno a questa parte le gerarchie sono cambiate: Petruzzi, appena arrivato sulla panchina degli Allievi Coppa Lazio, ha giocato le prime tre partite con tre portieri diversi, la promozione di Lanni è divenuta palese quando ha giocato tutte e cinque le partite della fase finale.

Quest’anno, con il passaggio negli Allievi Nazionali, il sedicenne di Frosinone è partito titolare in tutte e undici le partite giocate, incassando solamente sei gol, diventando uno dei punti di forza della squadra e togliendosi persino lo sfizio di andare in trasferta agli ordini di Spalletti, sia pure solamente per poche ore, assistendo dalla panchina aell’amichevole di Rieti, organizzata per far riprendere il ritmo partita a Vicenzo Montella. Mezzi fisici eccellenti, grande freddezza e ottimi riflessi, è seguito con attenzione dallo staff dell’under 17, l’unica nazionale senza romanisti tra le presenze fisse: un anno fa aveva anche preso parte allo stage di Coverciano, organizzato per far valutare dai preparatori delle nazionali giovanili i migliori portieri d’Italia. L’anno prossimo farà parte della Primavera, si vedrà se secondo o come terzo: non dipenderà solo dai suoi progressi, ma anche dalle offerte che arriveranno per i tre colleghi nell’organico di Alberto De Rossi. Tanto, comunque vada, ci sarà tempo: un anno da terzo in primavera toccò anche a Curci e Zotti, e non gli ha impedito di vestire la maglia giallorossa in serie A. (Francesco Oddi - 5 dicembre ’06)